Ma è vero che l’olio di palma fa male?
Una cosa certa è che è un olio molto economico e versatile, estremamente diffuso a livello globale nell’industria alimentare.
Poiché la sua richiesta è aumentata in misura esponenziale negli ultimi dieci anni, per produrlo sono state deforestate grandi aree di foresta pluviale soprattutto in Indonesia e Malesia che ne producono più dell’80% della produzione mondiale.
I punti critici legati all’olio di palma sono quindi l’elevato impatto ambientale dovuto alla grande domanda mondiale di questo prodotto che si traduce in perdita di biodiversità e foreste, contributo all’effetto serra.
Per quanto riguarda la salute invece gli aspetti critici sono la bassa qualità dei grassi (50% di grassi saturi), le sostanze tossiche residue che l’olio di palma può contenere sia per i prodotti usati in agricoltura sia come sottoprodotti dei processi di raffinazione. Il problema non è comunque l’olio di palma in sé ma la quantità con cui lo assumiamo ogni giorno. Un consumo occasionale non fa danni, mentre assumere ogni giorno alimenti con olio di palma può rappresentare un rischio per la salute di cuore e arterie.
Se l’olio di palma è presente deve essere indicato in etichetta, per questo motivo è sempre possibile controllare la lista degli ingredienti presenti negli alimenti. Nonostante questo è estremamente diffuso nei prodotti industriali e in un giorno sono tante le occasioni in cui lo assumiamo: con i cereali per la colazione, i biscotti, le merendine, il pane confezionato, la crema spalmabile, dolci e gelati industriali.
Fare attenzione alle etichette e imparare ad autoprodurre dolci e merendine in casa è un buon modo per ridurre l’assunzione di olio di palma.
Sperimentate l’utilizzo dell’estrattore professionale Succo Vivo per preparare biscotti e merendine, preparare un succo di frutta con il filtro a maglia fine, ad esempio a base di mele e zenzero, gustate il succo e usate la polpa per il composto.
Sempre a base di frutta e con pochi altri semplici ingredienti potete preparare i vostri gelati e sorbetti fatti in casa.
Pulite la frutta, togliete noccioli, piccioli, bucce se coriacee come quella della banana tagliatela a cubetti o a rondelle e disponetela nel congelatore.
Provate ad esempio con kiwi, fragole, banana, albicocche, pesche, frutti di bosco, cachi. Potete usare anche le castagne lessate e sbucciate. Lasciate la frutta nel congelatore per almeno 3 ore prima di usarla. Togliete dal freezer e lasciate a temperatura ambiente per circa 10 minuti quindi passate in Succo Vivo con l’accessorio per Sorbetti. Mescolate quindi il composto per mantecarlo e servite.
Lisa Casali