Per decenni ci siamo impegnati con ogni mezzo e tecnologia per far sparire più fibre possibili dal cibo. Le abbiamo sempre associate ad alimenti grezzi e poveri, meno soffici e piacevoli al palato rispetto ad alimenti raffinati in cui le parti più fibrose sono state eliminate.
Solo da pochi anni stiamo finalmente rivalutando la presenza di fibre e finalmente è comparsa la risposta alla domanda: a cosa servono?
La domanda non è infatti banale soprattutto se consideriamo che buona parte delle fibre non sono digeribili né assimilabili dal nostro organismo, che non contengono né proteine né carboidrati e che apparentemente sembrerebbero del tutto inutili.
Da sempre sottovalutate e bistrattate sono, infatti, una recente riscoperta, associata soprattutto allo studio delle popolazioni più longeve che casualmente consumano elevati quantitativi di fibra ogni giorno, attraverso cereali integrali, legumi, frutta, verdura e semi oleosi.
Ma come fanno le fibre a farci vivere meglio, a lungo e proteggerci dalle malattie se sono indigeribili dal nostro organismo? Sono infatti indigeribili per noi, ma non per i batteri che popolano il nostro organismo, il microbioma, anzi sono il loro nutrimento preferito. In assenza di fibre la popolazione di batteri buoni che ci abita deperisce e con lei le preziosissime funzioni che questi organismi svolgono. I batteri digerendo le fibre producono molecole che hanno una funzione protettiva rispetto a tante patologie come cancro, diabete, malattie autoimmuni e altre.
Dovremmo consumarne ogni giorno almeno 70g, un buon modo per garantirsi delle buone scorte quotidiane è consumare regolarmente cereali in chicco integrali, legumi, frutta e verdura, semi oleosi e frutta a guscio.
Le parti più ricche di fibra nella frutta e verdura sono proprio quelle bucce, gambi e foglie che di solito scartiamo e che invece sono buonissime e preziose per i loro benefici.
Un grande alleato per ridurre gli sprechi e mangiare più fibre è l’estrattore professionale Succo Vivo Imetec che ci permette di trasformare velocemente anche le parti più fibrose e difficili di frutta e verdura in succhi, creme, vellutate, latte vegetale e gustosi sorbetti. Concediamoci ogni giorno un succo preparato con il filtro a maglia stretta a base di frutta e ortaggi, ad esempio con spinaci, carote, mele, limone e zenzero. I succhi freschi preparati con l’estrattore sono una fonte preziosa di vitamine, antiossidanti e naturalmente di fibre. Recuperiamo poi la polpa che solitamente scartiamo e che conserva le restanti fibre insolubili e usiamola come condimento per una pasta integrale. Facciamo appassire uno scalogno affettato sottile in padella con un filo d’olio, uniamo la polpa di scarto, condiamo con peperoncino e origano, facciamo saltare quindi bagnamo con un mestolo di acqua di cottura della pasta e facciamoci saltare la pasta integrale per qualche minuto. Completiamo con formaggio grattugiato o con una manciata di noci tostate e tritate. Così facendo ci saremo garantiti una buona scorta di fibre, un ottimo succo e un buon piatto, salutare, economico e sostenibile.
Lisa